La condizione ordinaria dell'uomo

di : #GeorgeIvanovicGurdjieff 
da : Frammenti di un insegnamento sconosciuto

#StorieperloSpirito


“La condizione fondamentale dell’uomo è il sonno; l’uomo è addormentato, la sua coscienza è ipnotizzata, confusa; egli non sa chi è, non sa perché agisce, è una specie di macchina, un automa, cui tutto “succede”; non ha il minimo controllo sui propri pensieri, sulle proprie emozioni, sulla propria immaginazione, sulla propria attenzione; crede di amare, di desiderare, di odiare, di volere, ma non conosce mai le vere motivazioni di questi impulsi che compaiono e scompaiono come meteore; dice “io sono”, “io faccio”, “io voglio”, credendo di avere davvero un ego unitario, mentre è frammentario in una moltitudine di centri che di volta in volta lo dominano; si illude di avere coscienza di sé, ma non può svegliarsi da sé, può soltanto sognare di svegliarsi; pensa di poter governare la propria vita, ma è una marionetta diretta da forze che ignora; trascorre l’intera esistenza nel sonno e muore nel sonno; passa tutto il tempo in un mondo soggettivo cui non può sfuggire; non è in grado di distinguere il reale dall’immaginario; spreca le proprie energie a inseguire cose superflue; e solo qualche volta si rende conto che non è soddisfatto, che la vita gli sfugge, che sta sciupando l’occasione che gli è stata offerta.”

George Ivanovic Gurdjieff


Metafora della carrozza

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Cit : egli non sa perché agisce.
Cosa ci motiva? Cosa ci spinge ad agire, cosa ci muove? La metafora della carrozza può aiutarci nel comprendere cosa ci agita dentro e che di conseguenza in maniera reattiva ci fa rispondere con una sensatezza meccanica inequivocabile.

La metafora della carrozza è uno schema e come tale non rappresenta la realtà, non esiste una separazione netta come qui descritta ma ci aiuta a fare ordine e scindere gli "ordini di mondo" che siamo e che ci agitano.
Cit : credendo di avere davvero un ego (io) unitario, mentre è frammentario in una moltitudine di centri che di volta in volta lo dominano

Introducendo un altro schema :
Sensazioni - Percezione - Emozione
Oggettivo - Soggettivo - Sensato

Possiamo cogliere da questo schema che con i nostri 5 sensi, quindi grazie al corpo fisico di cui siamo dotati, le informazioni dall'esterno urtano i nostri organi di senso e creano in noi delle [sensazioni], le sensazioni (oggettive) vengono passate al vaglio da una psiche irretita dal suo vissuto, quindi dalle sue bolle di memoria, che darà una forma alle informazioni (oggettive) quindi avrà una sua [percezione] (soggettiva).
Cit : credendo di avere davvero un ego unitario, mentre è frammentario in una moltitudine di centri che di volta in volta lo dominano
La percezione della spiche è accompagnata da una specifica [emozione] e visto che la psiche è morfica (ossia plasma il corpo che abita) creerà a sua volta delle risposte sensate nel corpo (atte alla sopravvivenza).

Si verrà cosi a creare una loop (Emozione - Dialogo Interiore - Emozione)
che si trasformerà in un comportamento, in una tendenza.
Se perpetueremo in questa dinamica è ovvio che saremo addormentati, meccanici (ossia inconsapevoli delle nostre leve), e l'inconsapevolezza non è solo un problema nostro ma diventa di tutti nel momento in cui non ci rendiamo conto delle nostre responsabilità, quindi perdurando nella maggior parte del tempo in questo stato di sonno non ci rendiamo conto del male che facciamo a noi stessi e al prossimo.
Non sentiamo più quella responsabilità, nei confronti della vita, in quanto esseri sensienti dotati di una qualità incredibile (la coscienza) che ci fa rendere conto delle cose e che quindi ci rende gli unici responsabili delle nostre azioni.

Cit: ...sta sciupando l’occasione che gli è stata offerta.
Uscire da questo loop, diventare "reali", "oggettivi" e orientarci verso le vere domande della vita, farci guidare dalle vere leve, questo dovrebbe a mio avviso motivarci nel quotidiano.
Leve per un fine più alto che il lavoro, la carriera, le false ispirazione che per la maggior parte non sono neanche nostre, leve che diano o che cercano di dare un senso a questa vita.
Che ce la facciano vivere a pieno non in un costante senso di impotenza, fatalismo e rinuncia a quello che è, perché quello che è può essere cambiato e abbiamo tutte le capacità/qualità per farlo.

Bisogna ri-svegliare il viaggiatore (oggettivo) che è in noi, bisogna creare in noi uno spazio sacro intimo di percezione che ci ricolleghi a quello che noi realmente siamo.
Bisogna creare un #centrodigravitàpermanente che ci faccia estraniare dal loop meccanico fatalista di tutti i giorni, per essere e creare altro.

In onore
Alfredo Castrianni