1.3 - Redistribuzione della Ricchezza - Rocco Bruno

Articolo di #RoccoBruno

1 Febbraio 2025

#Economia
#DirittiUmani
#StorieperloSpirito
#RivoluzioneAntropologica


Pasted image 20250930195636.png


Redistribuzione della ricchezza è l’azione che ogni governo dovrebbe intraprendere se vuole risolvere il problema che la nuova rivoluzione industriale in atto sta provocando.

Impoverimento, perdita di potere d’acquisto delle valute, inutilità del significato della vita associato al lavoro o prestazione d’opera, sono alcuni dei vari aspetti che stiamo osservando e che sono riconducibili alla rivoluzione industriale in atto. I governi, come riflesso dell’élite mondiale che governa il pianeta, non potendo toccare per sua natura il valore di chi detiene la ricchezza e non ha per la testa di privarsene di una parte per migliorare la condizione globale dei popoli, dovranno necessariamente trovare vie per superare lo stallo nel quale si trova la governance mondiale.

Da un decennio si discute su come questo problema possa essere risolto, le grandi aziende tecnologiche e i loro manager intravedono come possibilità quella di instituire un reddito universale. Altri, più vicini alla politica Dem vedono come soluzione “un cocktail di Droghe e Video Game” (cito da fonte: Yuval Noah Harari Storico portavoce non dichiarato di alcuni imprenditori della Silicon Valley).

Nota

Al momento il bitcoin e le cripto valute sembrano assolvere almeno in parte in quanto per loro natura, aldilà della volatilità, degli scam, e di eventuali truffe facilmente annusabili da chiunque abbia un minimo di dimestichezza base e non subisca la brama del “vincitore della lotteria”, dal punto di vista economico redistribuisce ricchezza senza toccare la ricchezza già esistente.

La politica assurda dell’UE e dell’Italia in materia fiscale atta a limitare questi strumenti denota la mancanza totale di lungimiranza e una scarsa visione di quale incredibile opportunità di salvare capra e cavolo. Probabilmente, essendo l’UE fondamentalmente una lobbie di banchieri, vedono perdere in questi strumenti il controllo che possono avere sulle masse.

Questa visione è dovuta alla convinzione atavica e cristallizzata nel vecchio continente che le masse vanno contenute e controllate in modo repressivo. L’unico passo avanti di questa forma ideologica è che la repressione deve avvenire in modo accettato, democratico, si direbbe; di modo da non suscitare rivolte. Il livello di bollitura che possiamo osservare credo sia dovuto a questo, … oltre a molto altro, ma non starò qui a dilungarmi, … l’attitudine sviluppata a fruire contenuti rapidi e sommari è evidente da qualche tempo nei social.

Una novità assoluta dell’ultimo periodo sono le carte di debito associate al wallet in cripto, dando così la possibilità di spenderli senza doverli convertire o altro. Il fatto che circuiti come VISA e MASTERCARD si siano prestati la dice lunga sulla necessità reale di redistribuzione di ricchezza.

Binance è stato un esempio, ma col tempo ha lasciato il passo ad altre realtà, come ad esempio bybit (sponsor F1 della Red Bull, qualcuno avrà notato il marchio sulla vettura), Trastra e molti altri che sicuramente esistono ma non conosco. E’ di questi giorni l’annuncio di Kraken (noto exchange) ha emesso il suo sistema di pagamento direttamente in cripto/convertite.

Le cripto si configurano in questo momento, potrebbero essere quello strumento economico per superare l’impasse sociale della perdita di significato del lavoro come strumento economico, di sussistenza materiale e per fare circolare la ricchezza, visto che le persone vengono tecnicamente sostituite dalla tecnologia e restano senza la sostanza alla quale sono stati abituati che è il denaro per vivere, evitando così una rivoluzione perché al popolo che ha fame non possono essere date le briosce, altrimenti si incavolano.

Per quanto riguarda la questione culturale invece, ovvero il superamento del senso e la perdita del significato della vita, si consigli di rivolgersi al progetto Zion, visto che per il momento l’unica risposta filosofica e culturale proposta ed avanzata dalle grandi menti di questo secolo è un “cocktail di droghe e video gioco”. Essendo state di fatto le persone ad educare negli ultimi 10 anni l’AI che li avrebbe sostituiti, processo che si è prodotto proprio grazie all’utilizzo dei social media, almeno riconoscergli un vitalizio ad ognuno dei lavoratori a cottimo che hanno contribuito al loro sviluppo, sarebbe cosa buona e giusta. I veri sviluppatori sono stati gli utenti e come si suole dire: quando il prodotto è gratis, il prodotto sei tu!

Anzi sei stato tu! Ormai lo ha già fatto! Al momento non ci resta che arginare il cambiamento epocale in atto, contribuendo ad un innalzamento dei popoli che costituiscono la civiltà, incamminandoci in un modello di sviluppo che parta principalmente da ciò che è stato tralasciato per secoli: lo sviluppo ulteriore dell’individuo e della sua coscienza, investendo sia in progetti che lo fanno e sia negli individui. Sarebbe un bel salto in avanti invece che farle pagare le persone, pagarle per incamminarsi in un processo di crescita che eviti di emarginarli in una politica sterile al servizio di nessuno, perché ricordo che le macchine producono e possono sostituire la forza lavoro, ma è la forza lavoro che ha da sempre fatto circolare l’economia attraverso i consumi. Senza la ricchezza non è possibile acquistare ciò che viene prodotto dalla rivoluzione.

Immaginare che l’attuale gestione o politica sia in grado di produrre qualcosa al passo coi cambiamenti in atto è improbabile, la politica dovrebbe occuparsi solamente gli ostacoli al cambiamento in atto, come è scritto, e cito dall’articolo della Costituzione italiana all’art. 3: E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana …” – il pieno sviluppo della persona umana. E’ di questo che si tratta, la coscienza è questione di umanità, non di cittadinanza. L’attributo “umana” è distintivo dell’attributo unico e irripetibile di un individuo, e ne identifica tutte le sue qualità compresa la Coscienza. Sviluppare coscienza è sintomo di Civiltà, la sua rinuncia equivarrà ad un ulteriore imbruttimento della specie.

Se la politica non è in grado di produrre politiche evolutive, che si faccia da parte e rimuova gli ostacoli, invece di crearne di nuovi affinché i visionari di tutto il mondo possano contribuire alla crescita della nostra specie.

Stay tuned, al prossimo contatto

RB

Note

Link Utili

White Rabbit.png

Link articolo : REDISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA

Progetto Zion : https://www.zion-project.org/it/

Accademia della Pietra : https://www.accademiadellapietra.org/

Canale YouTube Rocco Bruno : https://www.youtube.com/@RoccoBrunoZion