Parte 3 - Ricapitolando - Nando Ioppolo
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Continua con questo articolo, ciclo di articoli composti nel loro complesso di 3 parti.
Questi articoli sono la trascrizione di una serie di video disponibili nel canale YouTube : @circolodegliscipioni.
Ripubblico in questa sede questi contenuti preziosi datati 2012, realizzati da Nando Ioppolo (Avvocato ed Economista), perché li ritengo attuali e fondamentali per una più ampia prospettiva economica-geopolitica-sociale dei nostri tempi.
Ringrazio Nando Ioppolo per quello che ha portato a tutti, in onore al suo contributo voglio ringraziarlo e salutarlo ovunque adesso sia, so che le sue "battaglie" per dar luce nell'oscurità dell'ignoranza non sono state vane.
Purtroppo non è più qui con noi ma grazie alle sue parole possiamo ispirarci è liberarci dal senso di impotenza che ci pervade per poter organizzare alla luce di nuovi assunti un movimento coscienziale più libero dal condizionamento ricevuto.
Questo insieme ad altri è solo un seme, spetta a noi coltivarlo in noi stessi tutti i giorni per essere partecipi di un cambiamento rivoluzionario ormai in corso.
Cit. The Matrix :
"Immagino che in questo momento ti sentirai un po' come Alice che ruzzola giù per la tana del bianconiglio. lo leggo nei tuoi occhi. Hai lo sguardo di un uomo che accetta quello che vede solo perché aspetta di risvegliarsi, e curiosamente non sei lontano dalla verità.
Adesso ti dico perché sei qui. Sei qui perché intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti. Senti solo che c'è. È tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra nel mondo. Non sai bene di che si tratta, ma l'hai percepito. È un chiodo fisso nel cervello, da diventarci matto. E questa sensazione ti ha portato da me. Tu sai di cosa sto parlando: di Matrix.
Ti interessa sapere di che si tratta? Che cos'è?
Matrix è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra o quando accendi il televisore. Quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità.
Quale verità?
Che tu sei uno schiavo, Neo. Come tutti gli altri. Sei nato in catene. Sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore. Una prigione per la tua mente.
Nessuno di noi è in grado, purtroppo, di descrivere Matrix agli altri. Dovrai scoprirlo con i tuoi occhi che cos'è.
È la tua ultima occasione. Se rinunci, non ne avrai altre. Pillola azzurra: fine della storia. Domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa: resti nel Paese delle
Meraviglie e vedrai quant'è profonda la tana del Bianconiglio.
Ti sto offrendo solo la verità. Ricordalo. Niente di più.
Fonte : https://youtube.com/@circolodegliscipioni?si=9oUN2NOx0NDTx4nn
*Video qui : https://youtu.be/5gNphxQ0BiE
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Parte 2 - Come funziona il Capitalismo - Nando Ioppolo
Parte 1 - La logica dei compiti a casa - Nando Ioppolo
🎯 Il Principio Fondamentale: Equilibrio Import / Export
Ricapitolando, la cosa fondamentale da sapere è questa. È difficile seguire il buon senso con la propaganda veicolata dal pensiero unico. Non è neanche pensabile un sistema-mondo che non sia impostato sul pareggio tendenziale dell'Import/Export. Non ha senso, non è pensabile un interscambio tra i vari paesi dove alcuni siano sistematicamente esportatori e altri sistematicamente importatori. È chiaro che tendenzialmente l'importatore deve eguagliare l'export. Cominciamo a interrogarci: come fa magicamente questo ad avvenire al di sotto di un apparente libero mercato? Ci vorrebbe un'indagine.
Capito questo, e capito che non è pensabile un modello diverso, cioè un interscambio squilibrato, ne consegue che lo sviluppo di qualsiasi area va appoggiato sulla sua domanda interna, sul suo mercato interno. Questo è molto importante da capire.
📉 La Falsa Soluzione del "Pensiero Unico": Massima Efficienza e Concorrenza al Ribasso
Qual è invece il modello proposto, lo pseudomodello chiamato "pensiero unico" dell'economia?
Il modello è quello di raggiungere in ogni modo la massima efficienza possibile dal lato dell'offerta, cioè ridurre i costi il più possibile. Si riducono i costi al di là del ragionevole e dell'etica concepibile: si comprime la retribuzione, il monte salari in tutte le maniere, precarizzando lo stato sociale e il Welfare. Facendo tutto questo, si vuole ridurre all'osso i costi al fine di promuovere l'esportazione.
Promuovere le esportazioni conseguendo una concorrenzialità stracciona è un approccio sbagliato. È stracciona perché è conseguita sul fronte dei costi. Non solo non ha senso, ma non è proprio possibile, meno che mai per paesi sviluppati come l'Italia.
Per raggiungere una concorrenzialità di questo tipo occorrerebbe annientare completamente lo stato sociale, abrogare tutta la legislazione in materia di sicurezza e in materia di inquinamento. In sostanza, bisognerebbe far precipitare i nostri livelli di civiltà al livello del Terzo Mondo. E per far cosa? Per fare concorrenza ai cinesi? Davvero si crede in una tale possibilità? Una cosa del genere non è proprio assolutamente impensabile.
🚫 La Concorrenza Sleale e i Dazi Compensativi
Tutto questo a fronte di che cosa? A fronte della concorrenza sleale delle multinazionali delocalizzate. Sono multinazionali delocalizzate in aree del Terzo Mondo, dove maramaldeggiano, tirano sul prezzo dei bambini pakistani che gli costruiscono i palloni, con livelli di retribuzione stracciati, Welfare inesistente, sicurezza zero, ecologia non se ne parla neanche.
Questa concorrenza sleale noi la vorremmo contrastare sul fronte dei costi? È impossibile. Non è possibile contrastarla sul fronte dei costi. La si può contrastare al massimo sulla qualità del prodotto, ma soprattutto non c'è neanche motivo di contrastarla. La concorrenza sleale va semplicemente combattuta come il contrabbando, cioè va semplicemente bloccata con dei dazi compensativi (da Welfare, ecologia, sicurezza).
Se ti è piaciuto produrre inquinando, sfruttando e non rispettando nessuna norma di sicurezza, beh, allora tu paghi un dazio compensativo equivalente e poi fai competere.
💸 I Punti Cruciali: Concorrenza Stracciona e l'Euro Forte
Siamo arrivati a due punti cruciali:
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La concorrenzialità stracciona non ha senso.
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Il modello in generale è sbagliato, anche perché abbiamo da fronteggiare un altro nemico: l'euro forte.
C'è tutta una retorica sull'euro che va capita. L'euro forte, si dice, favorisce le importazioni necessarie, ma favorisce anche le importazioni non necessarie, nel senso che viene più economico comprare prodotti stranieri fungibili rispetto a quelli nazionali e contemporaneamente comprime tutte le nostre esportazioni. È un autogol, è assolutamente controproducente. Un euro non deve essere né forte né debole, deve essere tarato sui fondamentali dell'area di riferimento, punto e basta.
Invece, questa retorica sull'euro forte ci danneggia. L'euro è circa almeno il 30% sovrac quotato rispetto ai fondamentali italiani: un euro di questa portata sfavorisce fortemente le nostre esportazioni. Favorisce, però, i possidenti. Qui bisogna fare un'analisi di classe per capire a chi conviene una cosa e a chi conviene un'altra. Sicuramente non corrisponde all'interesse supremo della nazione.
💀 Il Miraggio dell'Esportazione e il "Pactum Sceleris"
Qual è il fine ultimo della concorrenzialità? Il fine ultimo sarebbe quello, in sostanza, di esportare di più. Guardate la logica: si chiede praticamente alle maestranze di accettare nell'immediato una compressione dei propri livelli di vita, della qualità e del prezzo della vita, in vista di un miraggio.
Questo miraggio, però, non è neanche lodevole dal punto di vista etico-politico, perché consisterebbe nel voler esportare nei paesi fratelli, insieme ai propri beni e servizi, anche tanta disoccupazione e tanti fallimenti, quanti ne implica necessariamente la mancata produzione nazionale che si va a scontrare con le nostre esportazioni.
All'elettore si chiede, in sostanza, di accettare questo pactum sceleris, questo progetto potenzialmente fondato sul fratricidio: stringere la cinghia nell'immediato al fine di potersi spartire il bottino che viene dai disastri che si vanno a procurare nei paesi fratelli con i fallimenti e la disoccupazione.
Credo che si debba invece entrare seriamente nell'ottica di cavarsela ognuno col suo mercato interno. Statisticamente, il nostro mercato interno riguarda l'80% fondamentalmente del PIL. Il 20% è export, ma nell'export ci sono anche movimenti di capitale, per cui la valutazione effettiva in termini merceologici è ancora più ridotta.
Comprimere la domanda interna nella speranza vana di più che compensare questo crollo della domanda interna con un saldo Export/Import positivo è, come vedete chiaramente, una politica strozzata da tutti i punti di vista.
📊 Il Paradosso Economico: Risparmio Eccessivo e Investimenti Insufficienti
Se abbiamo capito che dobbiamo basarci sulla domanda interna, andiamo a prendere le statistiche. I manuali dicono che la condizione di equilibrio del sistema è
Questo presuppone che non esista la Finanza, ma ci interessa capire che esiste una circolarità nei sistemi mercantili. Ciò che viene prodotto si trasforma nel suo equivalente monetario, distribuito nella società. Questo equivalente monetario si traduce in risparmi e consumo (la parte non consumata viene tesaurizzata come risparmio).
Se i risparmi fossero superiori agli investimenti produttivi, esisterebbe un gap che comporterebbe nel ciclo successivo una produzione inferiore, avviando così una recessione.
Vediamo le statistiche alla mano. Nel 2009, su un PIL italiano di circa 1720 miliardi, i risparmi erano circa 350 miliardi, mentre gli investimenti produttivi erano 80 miliardi. Quindi
🔎 Cause dell'Eccesso di Risparmio e del Gap
Questo gap (pari in sostanza al 15% del PIL) può essere anche maggiore in termini numerici, a causa di diversi fattori:
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Il nero è molto maggiore nel settore dei beni di consumo e dei servizi che non nel settore dei beni strumentali (è più difficile che presse o gru siano in nero rispetto a prodotti finiti o servizi).
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Molti beni strumentali sono fasulli: molte imprese fanno passare come beni strumentali (deducibili) lussi come barche a vela, yacht o automobili di rappresentanza, che sono in realtà spese personali dei titolari.
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Utili che scompaiono: tramite consulenze gonfiate nei confronti di consociate situate in paradisi fiscali (ad esempio, consulenze aziendali, di marketing), si trasferiscono profitti all'estero, e il PIL o il valore aggiunto sembrerebbe diminuire.
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Profitti presentati come perdite di borsa: si fanno operazioni su titoli che apparentemente non vanno bene, creando un "buco" di bilancio. L'utile non viene tassato e il valore aggiunto sembra inferiore, mentre in realtà si sono creati fondi neri esentasse in paradisi fiscali o nel mondo virtuale della contabilità segreta bancaria.
Secondo questa analisi, il rapporto è sbagliato per difetto, ovvero il gap è ancora peggiore.
👻 Il Barbatrucco: Come il Gap Viene Colmato dalla Moneta Virtuale
L'esistenza di questo gap è assolutamente ignorata dai media, dalla scienza e dalla politica. Non si legge da nessuna parte. È concettuale, è ricavabile non solo empiricamente, ma anche per astrazione.
Il sistema, però, non implode a velocità supersonica, quindi è evidente che questo gap viene colmato. Il problema è come viene colmato.
Questo gap viene colmato fondamentalmente con il virtuale, con la moneta virtuale. Viene colmato con:
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Moneta circolante allo scoperto (poca roba, perché la moneta stampata senza contropartita reale, immessa nel circuito, non è una grande cifra).
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Moneta bancaria allo scoperto.
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Moneta cartolare allo scoperto.
La maggior parte degli euro elettronici finiscono nel sistema creditizio (nel cosiddetto Circolo denaro-denaro), e non entrano nel circuito dell'economia reale (il Circolo denaro-merce-denaro).
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Nel Circolo denaro-merce-denaro, il denaro si trasforma in una quantità maggiore di denaro attraverso la mediazione della merce (produzione e vendita).
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Nel Circolo denaro-denaro, il denaro fa altro denaro senza questa mediazione (rendita speculativa).
💰 Il Meccanismo della Moneta Creditizia Allo Scoperto
Come avviene il meccanismo di colmare il gap tra investimenti produttivi e risparmio?
La moneta creditizia creata dal sistema creditizio si "nullifica" alla restituzione. Quella che non viene restituita, non si nullifica.
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Moneta non restituita per insolvenza (insolventi).
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Moneta bancaria rinnovata ad ogni scadenza (prestiti rinnovati). Tutta quella moneta bancaria che viene continuamente rinnovata a ogni scadenza non si nullifica e resta nel circuito denaro-merce-denaro.
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Moneta creditizia per acquisto di Debito Pubblico. Quella più famosa è la moneta creditizia data dalle banche in cambio dei titoli del debito pubblico (BOT, CCT, ecc.). Questa moneta non viene restituita, poiché non si conosce dal 1945 un solo caso di un debito pubblico che sia stato restituito.
Se i debiti pubblici non vengono restituiti, la moneta creditizia utilizzata per pagare i titoli collocati non si nullifica mai ed è dell'ordine di decine e decine di migliaia di miliardi.
Quella moneta che non viene restituita compra consumi privati e pubblici e investimenti. Questa moneta finanzia una domanda aggiuntiva, autonoma dal sistema distributivo, che colma precisamente quel gap. Ecco il "barbatrucco" che spiega l'arcano.
📈 La Moneta Cartolare Virtuale e il Funzionamento del Capitalismo
C'è anche un'altra moneta virtuale, ancora più grande: la moneta cartolare, costituita dall'insieme dei titoli privi di contropartita reale. Un titolo che ha un sottostante fisico (es. un deposito di granaglie) è un conto. Ma immaginiamo un titolo rappresentativo di un indice o un derivato (es. assicurativo sulla quotazione del dollaro o dell'euro). Questi sono privi di sottostante.
Pensate ai CDS (Credit Default Swap) che passano per assicurativi: si può comprare un CDS senza essere costretti a comprare contemporaneamente il bond assicurato. Si raggiunge la follia, per esempio, di avere CDS senza i BOT corrispondenti.
Tutti questi titoli, comunque, hanno un valore di mercato e possono essere utilizzati anche per acquisti reali (aziende intere, terreni, immobili).
👑 Il Monopolio della Creazione di Moneta Virtuale e il Controllo Elitario
Tutto il complesso della moneta bancaria priva di contropartita reale, nella misura in cui viene spesa concretamente nel mercato dell'economia reale (Circolo denaro-merce-denaro), è una moneta virtuale senza copertura che viene immessa nel circuito. Finanzia una domanda effettiva autonoma e aggiuntiva rispetto a quella del sistema distributivo.
Quindi, il capitalismo non sopravviverebbe di sole esportazioni, e poiché c'è un gap tra risparmi e investimenti produttivi, imploderebbe senza il colmamento del gap. Sopravvive grazie alla moneta virtuale (circolante allo scoperto, creditizia allo scoperto, cartolare allo scoperto).
Esiste una ristretta Élite finanziaria che ha il monopolio della creazione della moneta virtuale nel Circolo denaro-denaro e perfino il monopolio della sua immissione parziale nel sistema dell'economia reale (Circolo denaro-merce-denaro).
Questa Élite, finanziando di più o di meno, finanziando qua o là, determina con questa moneta che finanzia allo scoperto:
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Lo sviluppo o la recessione.
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Il tasso percentuale di sviluppo o recessione.
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La locazione geografica di sviluppo e recessione.
Sono loro che decidono.
⚔️ Usurpazione e L'Urgenza del Controllo Democratico della Moneta
Qual è il problema di un'Élite egemone solo grazie a questo "barbatrucco"?
Una classe per essere egemone deve essere la depositaria effettiva delle condizioni per la riproduzione del circolo. La riproduzione del sistema si deve alle imprese, ai manager, ai tecnici, alle maestranze. Per cui la classe egemone del capitalismo dovrebbe essere la borghesia.
La rendita creditizio-finanziaria sta usurpando un posto che non le spetta. È riuscita a bloccare le forze produttive capitalistiche, impadronendosi delle leve del virtuale, le leve della moneta virtuale, fin dal Medioevo.
Questa classe ha il potere economico e politico non perché detenga le condizioni per la riproduzione del sistema, ma grazie a questo monopolio. Per questo, ha da temere moltissimo una rivoluzione borghese (o il completamento della rivoluzione giurista). Ha da temere che il mondo del lavoro (maestranze più imprese esterne rispetto ai trust finanziarizzati) riesca ad attuare il controllo democratico della moneta.
Nel momento in cui viene attuato il controllo democratico della moneta, avviene anche il controllo democratico di cosa produrre, quanto produrre e per chi produrre. Cioè il controllo democratico del funzionamento del sistema, che, come si vede, grazie al gap e a come viene colmato, è in realtà un sistema misto di mercato e pianificazione.
Esiste, quindi, un'Élite che oggi controlla in modo pianificato il funzionamento del sistema. Può decidere fasi recessive lunghissime, eliminare ogni nemico ed è sicura di restare in piedi.
🤫 Il Segreto e la Funzione Ideologica del Pensiero Unico
Questa Élite ha un solo problema: mantenere il segreto. Se si capisce come funziona il capitalismo, è ovvio e automatico che comincia la lotta per il controllo democratico della moneta virtuale e per il controllo democratico del tipo di domanda da finanziare allo scoperto con la moneta virtuale. Questo porterebbe alla sparizione intera di una classe sociale e del suo sistema di alleanza.
Questa Élite si è comprata anche i pacchetti di maggioranza alle multinazionali, ma in realtà ragiona da speculatore, non da Borghese. Il Borghese è un produttore, un uomo Faber. Un conto è il contrasto di classe tra maestranze e borghesia, altro conto è il contrasto di classe tra queste due classi sociali e la rendita parassitaria.
La rendita parassitaria è feudale, è un vampiro, è un parassita: succhia e basta. Non ha il minimo senso sociale, è inutile. Abbiamo un eccesso di risparmio rispetto agli investimenti produttivi e si ha paura di tassare i possidenti.
Il pensiero unico (pseudoliberaloide) del governo tecnico e della politica non fa nient'altro che combattere sul fronte delle idee la battaglia che altrimenti si combatterebbe nello scontro di classe o nello scontro sociale.
Abbiamo da una parte il blocco sociale del mondo del lavoro (maestranze e imprese esterne ai trust finanziarizzati), dall'altra un altro blocco sociale costituito da banchieri, Finanza e i trust finanziarizzati.
Questo blocco sociale vuole:
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Euro forte.
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Inflazione bassa.
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Concorrenzialità stracciona.
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Compressione della domanda interna.
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Recessione.
Questo porta a disastri per le imprese e le maestranze, ma iper-remunerazione della rendita e dei cespiti. Negli ultimi 25 anni, l'1% più ricco ha triplicato la sua ricchezza, mentre il 99% restante l'ha dimezzata e il 50% più povero l'ha ridotta di due terzi.
Il pensiero unico è privo del minimo fondamento scientifico, non azzecca una sola relazione funzionale che abbia fondamento storico, fattuale e logico. Ma è importantissimo, perché svolge il ruolo di copertura ideologica per gli interessi di classe di una classe che non ha ragion d'essere.
Questa Élite sta esagerando, perché anziché limitarsi a rimbambire e distrarre la popolazione riempiendo le pance, non le sta riempiendo neanche le pance. Quando il potere ce l'ha la Finanza, non c'è più logica. È un disastro.
Il loro problema principale è mantenere il segreto, quindi gli serve il controllo dei politici, il controllo della scienza, il controllo dei media e il controllo del dibattito pubblico, diffondendo dei luoghi comuni pseudoliberisti che bloccano l'ideazione politica.
❌ La Smontaggio dei Luoghi Comuni (Istruzioni del Pensiero Unico)
Questi i luoghi comuni che vengono diffusi:
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L'idea che si possa espandere il sistema con esportazioni sistematicamente maggiori delle importazioni.
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L'idea che il costo del lavoro vada compresso in ogni modo per favorire investimenti, occupazione e PIL (abbiamo visto che non è possibile).
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L'idea che la spesa pubblica vada compressa il più possibile, riducendo il carico fiscale per favorire l'aumento dei consumi privati interni. (Se si riducono le tasse sui ricchi, che risparmiano tutto il loro reddito, sarà addirittura inferiore l'aumento dei consumi privati).
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L'idea che l'inflazione sia il problema numero uno per il capitalismo, anche se la deflazione è recessiva.
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L'idea che l'euro forte convenga perché favorisce le importazioni necessarie (abbiamo visto come favorisce anche quelle non necessarie e sfavorisce le esportazioni).
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L'idea che la globalizzazione sia inevitabile e positiva, e che ce ne sia una sola (la massima possibile, anziché la più regolamentata possibile).
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L'idea che l'Import/Export e la borsa non si possano e non si debbano regolamentare perché i pro sarebbero meno dei contro (senza spiegare quali e perché).
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L'idea che non vadano tassati i possidenti perché non tassandoli affluiscono capitali, cala il costo del denaro e calano gli investimenti.
⚠️ L'Illusione della Politica dell'Offerta
Chi mai investe solo perché costa di meno farlo, se la domanda è calata?
Io produco di più, investo e assumo soltanto se posso smerciare con profitto i prodotti in più che produco. Se aumenta la domanda mi impegno, ma se la domanda cala mi possono anche regalare i soldi, io non faccio altri investimenti né assumo persone, perché la maggiore produzione che andrei a produrre non sarebbe profittevole.
Le politiche dell'offerta sono comiche: "Favoriamo l'assunzione dei giovani" e l'impresa licenzia i non giovani; "Favoriamo le donne" e licenziano gli uomini; "Favoriamo il Sud" e licenziano al Nord. Non aumenta la domanda, non aumentano i profittevoli margini di investimento e, quindi, si spostano semplicemente le risorse da una all'altra.
Le politiche dell'offerta non hanno nessun senso in un sistema mercantile, nessuno. Però, tirano l'acqua al mulino di chi vuole imbrogliare le persone. Vogliono far credere alla gente che bisogna "stringere la cinghia" nell'immediato per poi avere il "ben futuro". Poi ci sono le "riprese economiche dietro l'angolo" (2012, 2013). Oppure addirittura cose scaramantiche: "Mi raccomando, non parlar male, se no è peggio". Questa è una visione magica dell'economia.
🤯 La Follia dei Luoghi Comuni Economici
È follia allo stato puro credere a certe idee.
L'idea che le retribuzioni non si possano maggiorare perché "i soldi non ci sono" ha la stessa logica demenziale del dire che i soldi non si possono stampare perché sono finiti i chilometri: non è vero, l'unica cosa che non manca sono proprio i soldi, si stampano.
💨 Il Falso Legame tra Moneta e Inflazione
L'idea che la moneta produca inflazione non ha fondamento. L'inflazione può scappare solo se la domanda aumenta (es. di 100) e l'offerta non aumenta di conseguenza (es. di 100). Se all'aumento della domanda di 100, anche l'offerta aumenta di 100, il prezzo rimane uguale.
Per avere inflazione occorre uno strozzo dell'offerta. Questo strozzo non può essere la piena occupazione, un embargo, una guerra o i due litri marziali. Se ci sono risorse disponibili, quando aumenta la domanda, l'offerta aumenta.
💼 La Sotto-Commercializzazione Volontaria dei Trust
Se l'offerta non aumenta, è solo perché i Trust (grandi concentrazioni industriali e finanziarie) calcolano il massimo profitto percentuale. Essi hanno interesse, così come distruggono le derrate agricole in eccesso, a sotto-commercializzare, cioè a rendere disponibile un'offerta inferiore alla domanda.
Se la domanda aumenta di 100, si produce volontariamente solo 80 o 90. Quel 10% di carenza crea l'asta tra i compratori, fa salire il prezzo e permette di conseguire il massimo profitto percentuale. La soluzione sarebbe il calmiere all'ingrosso e le leggi antitrust, ma non se ne parla, sono un tabù.
📉 L'Errore del Sacrificio sui Consumi Popolari
Un'altra assurda retorica è l'idea che il rapporto Debito/PIL possa essere migliorato imponendo sacrifici sui consumi popolari.
Se si gravano i consumi popolari, si creano effetti recessivi moltiplicatori. Ad esempio, se si rimborsano 100 di debito pubblico togliendo la tredicesima ai pensionati, questi consumeranno 100 in meno. Questo significa effetti moltiplicatori recessivi per circa 4 volte, ovvero una contrazione recessiva del PIL di 400.
Poiché in Italia almeno il 40% del PIL va in tasse (in realtà oltre il 50%), il fabbisogno erariale (entrate dello Stato) aumenterà del 40% di 400, cioè di 160.
Risultato: per rimborsare 100, il fabbisogno è cresciuto di 160 (quindi si è sotto di 60), e in più si è creato un disastro di 400. Complimenti al governo tecnico! Questo è il pensiero unico.
🛠️ La Rivoluzione Culturale e Politica Necessaria
Dobbiamo spieghare come stanno le cose affinché nasca e vinca un movimento culturale e politico che propugni una rivoluzione di tipo keynesiano.
È necessario liberare il sistema capitalistico dalle pastoie feudali del sistema creditizio-finanziario. Occorre:
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Introdurre un sistema vincolistico borsistico.
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Introdurre un sistema vincolistico valutario.
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Nazionalizzare le Banche Centrali.
🇮🇹 Il Caso della Banca d'Italia e il Divorzio con il Tesoro
Oggi la Banca d'Italia è una società privata di interesse pubblico, e le più grosse banche private nazionali ne possiedono le quote di maggioranza (es. Intesa, Unicredit). Le banche private dovrebbero essere controllate dalla società che possiedono? Non ha senso.
Il Divorzio tra Banca d'Italia e Tesoro (fatto 30 anni fa) ha tolto il controllo che il Governo e il Parlamento esercitavano sulla Banca d'Italia, mettendola di fatto sotto il controllo dei poteri forti creditizio-finanziari.
A quel punto, il tasso d'interesse viene fissato dal cartello bancario al più alto livello possibile, nell'interesse parziale e settoriale del sistema bancario, dei Trust finanziari e dei grandi possidenti, non nell'interesse supremo della nazione.
🗺️ Il Modello Ricapitolato: Il Controllo Democratico della Moneta
Il modello che si deve perseguire è:
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Controllo Democratico della Moneta. L'ideale sarebbe la nazionalizzazione del sistema bancario. Se non è possibile farla in toto, è necessario:
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Riprenderci almeno alcune delle grandi banche nazionali svendute dal '94 in poi. Le quattro banche pubbliche, che erano collocatarie dei nostri Buoni del Tesoro, furono svendute a un sottomultiplo dei soli interessi sul debito pubblico, in un'orgia pseudoliberista. L'acquirente non poteva non accorgersi di comprare a un valore 100 volte inferiore, quando furono usati i suoi stessi consulenti per la formazione del prezzo.
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Serve almeno un polo bancario pubblico che sia collocatario dei buoni del debito pubblico.
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Serve la proprietà pubblica della Banca d'Italia per rompere il cartello bancario e fissare i tassi d'interesse al più basso livello possibile nel supremo interesse della nazione.
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Regime Vincolistico Borsistico per impedire che le nostre borse siano disintegrate dalla speculazione finanziaria.
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Sistema Vincolistico Valutario per recuperare il controllo del cambio. A noi e ai PIGS (Portogallo, Italia, Grecia, Spagna) serve un Euro svalutato di almeno il 30% per essere in linea coi fondamentali.
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Regolamentazione Interna all'UE per far cessare lo scandalo del debito commerciale (circa 150 miliardi l'anno) dei PIGS (tranne l'Italia, che se la cava con le ossa rotte in pareggio). Questo avviene a causa di un patto scellerato tra le classi parassitarie egemoni nei PIGS e le classi borghesi egemoni in Germania, che svende le risorse dei PIGS a vantaggio delle classi industriali e bancarie tedesche.
🧭 Le Mosse Costruttive per la Nuova Economia
Una volta ottenuto il controllo del cambio dell'Euro, si possono attuare le seguenti misure costruttive:
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Controllo delle Delocalizzazioni e dazi compensativi sull'importazione di multinazionali che praticano concorrenza sleale. Sotto certi standard di civiltà non si deve scendere; il resto è considerato contrabbando/concorrenza sleale.
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Calmiere all'Ingrosso e Antitrust.
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Sviluppo della Domanda Interna tramite la moneta virtuale, ma questa volta decisa democraticamente (non dall'Élite).
🌳 La Decrescita Felice e la Nuova Allocazione delle Risorse
Con la ridefinizione democratica della domanda interna, è possibile praticare una Decrescita Felice:
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Fare meno yacht di lusso e meno beni superflui.
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Aumentare gli interventi di risanamento del patrimonio idrogeologico.
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Risanare e rendere efficienti le abitazioni, anziché costruire alberghi di lusso.
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Creare una mobilità urbana più a misura d'uomo, rendendo il trasferirsi in città più economico e sensato.
🚫 L'Inefficienza del Capitalismo Finanziarizzato
Il capitalismo attuale, nella sua degenerazione finanziarizzata, non può parlare di efficienza.
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Cinque milioni di disoccupati sono una dimostrazione palese di inefficienza (risorse umane non utilizzate).
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Duemila miliardi di capitali mobili fermi in banca senza essere utilizzati per investimenti produttivi sono un'altra dimostrazione di inefficienza.
Un sistema che si permette di sprecare braccia, mezzi e capitali (cioè tutto ciò che serve per fare ricchezza collettiva) è un sistema inefficiente.
Come può un CEO (es. Marchionne) parlare di efficienza produttiva e pretendere che i lavoratori lavorino di più con meno soldi, quando il 25% del monte salari della sua azienda serve a pagare lui stesso?
🤝 L'Appello Finale: Casa, Salute e Lavoro
Questo modello alternativo richiede un decennio di preparazione in termini di cultura e coscienza. Man mano che si sviluppa la cultura e la coscienza, monta il movimento politico. Questo avverrà o con le buone o con le cattive.
Perché rifiutare la possibilità che venga con le buone? Che l'Élite finanziaria accetti di non rompere più le scatole alla gente onesta che lavora e assicuri ai dominati Casa, Salute e Lavoro. Questo è ciò che si chiede, un obiettivo banalmente riformista.
Quando il potere non è in mano alla borghesia (che pur con le sue contraddizioni costruiva le case per gli operai), ma in mano agli speculatori, ai pescecani, ai vampiri, finisce la logica del bene sociale e comincia la logica della manodopera come bene rinnovabile: i lavoratori sono sacrificabili, e va bene anche così.
💡 La Via da Seguire
È impossibile credere davvero alle ricette pseudoliberiste del pensiero unico in economia (ricette della Bocconi, del Fondo Monetario Internazionale).
Queste ricette hanno affossato mezzo mondo e vengono ignorate da Paesi che adottano invece tecniche di tipo keynesiano (come Bolivia, Venezuela, Ecuador, Argentina, Brasile) e che stanno ottenendo successo in questo momento.
Come si può credere alle teorie del pensiero unico che consigliano il contenimento indefinito del mercato interno da compensare con esportazioni sistematicamente superiori alle importazioni?
Bisognerebbe essersi "bevuto il cervello" per credere a una panzana del genere, soprattutto di fronte alla prova storica dei fatti:
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5 milioni di disoccupati.
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2000 miliardi di capitali mobili inutilizzati.
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Una sperequazione distributiva pazzesca.
Come credere a un modello che non sa o non vuole conseguire la piena occupazione e non sa o non vuole assicurare ai dominati Casa, Salute e Lavoro?
💰 La Ricchezza Nascosta: PIL e Reddito Familiare
È comunque un sistema che, per quanto ingiusto, sballato e inefficiente, produce comunque una ricchezza, un PIL dell'ordine di 2000 miliardi ogni anno.
Se, in base a un calcolo statistico (il discorso dei "polli" per cui se io ne mangio due e tu zero, in media ne mangiamo uno a testa), si distribuissero questi 2000 miliardi pro capite per nuclei familiari di tre persone, il reddito medio risulterebbe essere di circa €100.000 all'anno.
La ricchezza viene mimetizzata e quindi uno crede di avere un reddito medio, qualunque sia il suo reddito, per quanto basso. In realtà, i redditi familiari medi sarebbero nell'ordine di €100.000 l'anno, con patrimoni familiari medi decine e decine di volte il reddito. Stiamo parlando di milioni e milioni pro capite.
Questa è la ricchezza di questa nazione, nonostante:
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Sottoutilizzo (5 milioni di disoccupati).
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Migliaia di miliardi inutilizzati.
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Sperequazione distributiva che distrugge ricchezza senza motivo.
Basti pensare agli yacht, agli alberghi, agli aeroplani, e alle automobili che sono spese per una ristretta minoranza della popolazione. Ad esempio, il 25% del monte salari di un'azienda (come la Fiat) viene speso per la retribuzione di un solo dirigente (es. Marchionne). Un operaio di oggi guadagna un terzo o la metà di un operaio di trent'anni fa, mentre un top manager odierno guadagna 500-1000 volte un operaio.
🗓️ La Svolta Deflattiva e la Crisi Distribuitiva (Dal 1980)
Non si doveva dare credito a queste teorie quando cominciarono a trionfare alla fine degli anni '70 e '80, e meno che mai bisogna darlo oggi, alla prova storica dei fatti.
Nel 1980, si abbandonarono le pratiche keynesiane, trattate in un regime valutario di tipo vincolistico (es. "Serpente monetario", stanze di compensazione), in favore di un modello deflattivo in regime di assoluta deregulation borsistico-valutaria.
Questo pacchetto di riforme, che includeva anche la criminale indipendenza della Banca d'Italia dal Parlamento e la detassazione scandalosa dei grandi possidenti, ha portato a una divaricazione bestiale della forbice distributiva di un PIL che, nel frattempo, calava.
Si è verificato un fenomeno per cui, mentre il PIL andava in recessione:
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L'1% più ricco della popolazione ha triplicato la sua ricchezza.
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Il 99% restante l'ha dimezzata.
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All'interno di quel 99%, la metà più povera ha ridotto la sua ricchezza di due terzi.
📉 L'Erosione Silenziosa del Potere d'Acquisto
Tutto questo è stato possibile grazie alla sottostima ufficiale (ISTAT) del tasso di inflazione (circa 2-3 punti percentuali all'anno) e alla complicità omertosa della moderazione salariale. Piano piano, nel corso di trent'anni, i salari si sono ridotti in modo drastico.
Oggi, uno stipendio da €1000-€1200 non ha senso: trent'anni fa un lavoratore qualsiasi si poteva permettere un tenore di vita triplo rispetto a quello di oggi (si pensi a quanti padri di famiglia potevano mantenere la moglie a casa, far studiare i figli, comprare casa e mettere soldi da parte). Questa è pura fantascienza oggi.
🔁 La Politica Bipartisan della Deflazione Recessiva
L'attuale governo tecnico non è nient'altro che il governo che sta facendo in modo più caricaturale e brutale quello che, in fondo, si fa costantemente e in modo bipartisan da trent'anni (e non solo in Italia).
Questa politica, applicata anche dai governi precedenti, si basa su:
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Deflazione recessiva.
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Tagliare le retribuzioni.
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Tagliare lo Stato Sociale.
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Detassare i grandi possidenti (stornare ricchezze dai dominati verso i dominanti).
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Contrazione del mercato interno (effetti recessivi).
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Tagliare la spesa pubblica e creare una sorta di deficit spending al contrario, di tipo recessivo (risparmiare per contrarre, facendo l'interesse dell'1% più ricco).
❌ Il Fallimento Economico delle Manovre Monti
Il governo Monti propone sacrifici popolari recessivi che in realtà peggiorano pesantemente il PIL. Il rapporto Debito/PIL peggiora perché il PIL si rimpicciolisce in modo multiplo rispetto al rimborso teoricamente possibile del debito pubblico.
Contemporaneamente, diminuiscono anche le entrate tributarie. Visto che oltre il 40% del PIL va in tasse (in realtà in Italia 50-55%), se si provoca una recessione di 400, il fabbisogno erariale sale di 160 (il 40% di 400). Quindi, per "rimborsare" 100, si crea una recessione di 400 e il bisogno erariale aumenta di 160.
Questo governo non vuole fare sacrifici ai grandi possidenti né espandere l'economia.
🔍 Le Vere Cause del Debito Pubblico
A cosa è dovuto il nostro debito pubblico?
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Detassazione dei grandi possidenti, che costa circa almeno 200 miliardi l'anno.
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Iper-remunerazione dei BTP (Bond), che comporta almeno un aggravio di 70-75 miliardi degli 85 totali che ci costa l'interesse sul debito pubblico (se facessimo come il Giappone non ci costerebbe più di 10 miliardi).
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Sprechi della Casta, che incidono solo per 25-50 miliardi (di cui il welfare straccione e clientelare non vale più di 25 miliardi).
Non è colpa delle "pensioni fasulle". Gli sprechi della casta servono, in realtà, a rendere ricattabili ed eliminabili individualmente i politici e a creare una piramide in massima parte autosufficiente attraverso le corruttele, diminuendo la dipendenza dalle banche e dai trust finanziari.
L'obiettivo di fondo è far tornare indietro le lancette dell'orologio della storia almeno a fine Ottocento, creando una società quasi medievale in cui, come disse un allievo: "Che gusto c'è a essere ricchi se non ci sono i poveri?".
🎯 Il Fine Dichiarato e la Follia Inconfutabile
Il fine dichiarato (quello del governo tecnico) è che smantellando lo Stato Sociale e contenendo le retribuzioni, diventa possibile sgravare fiscalmente i grandi possidenti.
Il fine dichiarato è, in sostanza, di raggiungere una maggiore competitività (stracciona), perché basata sul costo e non sulla qualità del prodotto. Questa contrazione del mercato interno (dovuta al taglio delle retribuzioni e della spesa sociale) dovrebbe essere più che compensata da maggiori esportazioni.
Queste esportazioni dovrebbero sbaragliare (non si capisce come) la concorrenza sleale delle multinazionali delocalizzate nel Terzo Mondo.
Se ciò si riuscisse, il lodevole fine sarebbe quello di esportare nei paesi fratelli, insieme ai nostri beni e servizi, anche tanti fallimenti e tanta disoccupazione, quanti ne comporta la mancata produzione nazionale che andiamo a soppiantare con la nostra esportazione.
❓ L'Ipnosi di Massa
Sembreremmo una manica di imbecilli che subisce una sorta di ipnosi di massa, un'ipnosi leggera, perché bastano poche battute per capire.
Ad esempio, alla domanda "sarebbe bene aumentare le retribuzioni?", la risposta classica è: "sarebbe bello, ma i soldi non ci sono". Questo è falso.
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Ciò che gli imprenditori spendono nell'immediato come aumento salariale torna come maggiore vendita (mercato).
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Ci sono gli effetti moltiplicatori (insegnati da Keynes): se aumenti il monte salari di 100, il PIL aumenterà di 300, 400 o 500. Dunque, il mercato che si apre per le imprese è maggiore.
È illogico capire che diminuendo le retribuzioni diminuisce il mercato per le imprese, ma non capire che aumentando le retribuzioni aumenta il mercato delle imprese. Le uniche tecniche che funzionano sono le tecniche keynesiane. Le tecniche attuali sono semplicemente recessive e servono solo a distribuire in modo sempre più sperequato un PIL in recessione.
Allora mi chiedo ma Monti ci fa o ci è ? E' facile rispondere e per voi ?
Noi ci facciamo o ci siamo? E loro che non si sa bene chi siano ci fanno O ci sono ?