Giacinto Auriti spiega come funziona la Borsa

#GiacintoAuriti
#Economia
#EconomiaCriminale
#Usura
#Usurocrazia vs #ProprietàPopolareDellaMoneta
#RivoluzioneCognitiva
#DirittiUmani

Pasted image 20251105170643.png
images.webp|300

Introduzione

Con questo articolo inizia un Ciclo di articoli che vede come protagonista Giacinto Auriti, uomo al servizio della verità a qualunque costo, ideatore della Teoria del Valore indotto della Moneta.
Aspettando i futuri articoli, che saranno pubblicati con progressione di concetti e argomenti per una comprensione più lineare del corpo economico-politico-sociale, vi anticipo questo articolo che da solo ribalta il paradigma del libero mercato ancora per niente manifestatosi. Buona Lettura.

In questo intervento , Giacinto Auriti grande uomo (tra le altre cose ricercatore, professore, presidente del Centro studi Politici e Costituzionali, segretario generale del Sindacato Anti Usura "S . A . US"), mostra come la borsa, le banche, le multinazionali con l'organizzazione del titoli azionari ancorati ai valori monetari (valori indotti) e non ai beni reali saccheggi l'economia reale in maniera arbitraria e "senza limiti" (altro che mercati perfetti).
Quindi si parlerà di valore, della differenza tra valore del capitale Reale e del valore dei pacchetti azionari quotati in borsa. Questo maggior valore è un valore convenzionale. Cioè non è valore di capitale vero, ma è un valore creato dalla convenzione. Nelle mani di chi è il pacchetto azionario e di conseguenza di tutto il valore? E ancora chi ha il potere di creare variazioni nel mercato azionario? Il mercato è veramente tendente ad un equilibrio perfetto o è succube di chi detiene veramente la tecnologia e gli strumenti monetari per poter alterare le quotazioni di borsa e di conseguenza il valore dei pacchetti azionari?
Per capire tutto questo si parlerà di Moneta, di Valore Indotto della Moneta. Perché per capire la borsa bisogna capire come funziona la banca e per capire come funziona la banca, bisogna capire come funziona la moneta. Chi da valore alla Moneta? Chi è il proprietario della Moneta? Oggi chi emette moneta (Banche Centrali e Banche Commerciali) la da a debito, ma ha il diritto di farlo? Prestare è prerogativa del Proprietario, la Banca qualunque essa sia è proprietaria della Moneta che emette (ossia che crea da nulla)?
Non mi dilungo troppo vi lascio alla lettura dell'articolo, vorrei solo darvi un consiglio. Prendete per un'attimo tutte le vostre convinzioni e mettetele sedute buone "accanto a voi", "fuori di voi" non permettetegli di ostacolare il vostro buon senso nella comprensione di quello che state per leggere. Concedetevi la possibilità di aprirvi ad una nuova interpretazione della "realtà", scoprirete che niente è come sembra.

Cit. Film Revolver : "Più sofisticato è il gioco, più sofisticato è l'avversario."
"Più grande è il trucco, più vecchio è il trucco e più facile è usarlo".

--> Data : 11 mar 2011 <--
Fonte : Scuola Auritiana Simec https://youtu.be/2vFsPfHzvUc


💰 L'Esplosione dei Valori di Borsa e la Sproporzione con i Capitali Reali

Amici telespettatori vi saluto cordialmente e questa sera prenderemo spunto da un fenomeno macroscopico che si sta verificando nelle borse non solamente italiane ma in tutti i maggiori mercati mondiali: l'aumento, l'esplosione delle quotazioni di borsa. L'aumento dei valori è del tutto sproporzionato ai valori reali dei capitali delle società.

Arrivati a questo punto, una piccola riflessione su come si fa ad aumentare il valore partendo dai capitali conferiti in una società. I capitali conferiti possono essere o denaro o beni reali: immobili, macchine, strutture, brevetti, veri capitali reali.

Se noi dovessimo commisurare il valore dei pacchetti azionari ai valori dei capitali reali, il ragionamento sarebbe ridicolo, perché mentre il valore dei capitali addirittura in alcuni casi non esiste, perché sono previsioni di conferimenti di capitale, sarebbe del tutto assurdo misurare il valore dei titoli azionari sulla base dei capitali conferiti.


💱 Il Titolo Azionario come Simbolo di Valore Convenzionale

Dobbiamo partire da un ragionamento semplice: la differenza tra il valore del capitale reale (quello che si chiama il capitale dei bilanci consolidati della società) e i valori dei pacchetti azionari quotati in borsa. Questo maggior valore è un valore convenzionale. Cioè non è valore di capitale vero, ma è un valore creato dalla convenzione.

E allora che cosa diventa il titolo azionario? Il titolo azionario diventa un simbolo nel quale vengono incorporati anche valori monetari che si aggiungono ai valori reali.

Facendo un esempio elementare, prima la collettività, la consuetudine monetaria, ha usato vari mezzi per incorporare i valori monetari: per esempio, la conchiglia, la pelle di castoro, lo scarabeo d'argilla e le genziane erano dei simboli nei quali veniva incorporato il potere d'acquisto, erano delle monete. La moneta, quindi, aveva valore perché era incorporato il valore in un simbolo. Ora, mentre prima il simbolo era la conchiglia, l'oro, l'argento, il rame, ecco che di colpo diventa il pacchetto azionario.


🏦 La Manipolazione Bancaria e i Valori Indotti

Però il pacchetto azionario nelle mani di chi sta? Sta nelle mani di chi controlla il pacchetto azionario, cioè essenzialmente delle banche. Le banche oggi sono diventate le maggiori azioniste di tutte le società quotate in borsa.

E allora che cosa avviene? Siccome le banche hanno a disposizione, senza limite e senza costo, tutto il denaro che vogliono, possono manovrare le quotazioni di borsa perché possono predisporre le quotazioni o a rialzo o a ribasso. Nel caso nostro qui si va a incorporare, in aggiunta ai valori reali, i valori indotti.

Chi ha cominciato questa regola ad incorporare nei titoli azionari valori convenzionali, come noto, è stato Soros, il quale è riuscito a creare un incremento di liquidità, cioè di valori monetari, di valore indotto, attraverso queste attività di borsa, addirittura nell'ordine di svariati miliardi di dollari ogni 24 ore, operando nell'ambito delle società rette da un unico sistema, anche se scollegate fra loro.


⚡ La Tecnica della Velocità di Circolazione e il Parassitismo di Borsa

Come è avvenuto questo? Questo è avvenuto con la tecnica dell'aumento della velocità di circolazione. Come nella dinamo l'aumento della velocità di rotazione causa l'aumento di energia elettrica, così nei valori monetari, se aumenta la velocità di circolazione, aumenta il potere d'acquisto. Quindi si crea un incremento di valore indotto con il tasto del computer.

Con il tasto del computer io faccio viaggiare quantità infinite di moneta da un continente ad un altro, sicché questo incremento di valore causa un'esplosione di valori monetari che sono il risultato di una forma di parassitismo che il sistema della borsa realizza in pregiudizio del mercato.

Quando io creo valori monetari incorporati nei titoli azionari invece che in carta moneta, io sottraggo alla collettività la disponibilità di valori monetari. Ecco la ragione per cui noi diciamo:i valori indotti devono essere rappresentati in carta moneta, e questa carta moneta va attribuita in proprietà ai cittadini e non va attribuito valore monetario agli azionisti.


💡 La Rivoluzione a Tavolino: La Proprietà Popolare della Moneta

Voglio a questo punto prendere lo spunto da una lettera che mi è pervenuta da Amelia.
È un lettore dei miei articoli il quale dice:

Bene, io voglio prendere l'occasione per dare una risposta importante.

Noi abbiamo recentemente messo in evidenza che la Dottrina Sociale della Chiesa è rimasta relegata nella soffitta delle grandi utopie. La Dottrina Sociale della Chiesa affermava il principio del "tutti proprietari", tanto che la Centesimus Annus dice una frase molto significativa: "Esiste un qualcosa che è dovuto all'uomo perché è uomo".

Quando noi ci poniamo sotto questo angolo visuale, noi diciamo: la moneta, all'atto dell'emissione, va dichiarata di proprietà dei cittadini e non della banca. E allora che cosa è nata con questa affermazione? Un'idea forza che ha tre qualità: la semplicità, la novità e la verità, perché la gente sente che la moneta deve essere di proprietà del Popolo e non della banca.

Infatti, chi crea il potere della moneta non è chi la stampa, ma chi l'accetta. E chi accetta la moneta crea il valore monetario per due motivi:

  1. Sia perché crea la convenzione monetaria con cui nasce il valore monetario.

  2. Sia perché crea col suo lavoro i beni reali che danno potere d'acquisto alla moneta.

Quindi la moneta va dichiarata di proprietà dei cittadini chiaramente.

Quando si afferma un'idea di questo genere, voglio rispondere a questa signora che mi ha scritto: noi non dobbiamo limitarci a fare delle considerazioni puramente e semplicemente teoriche. Lei ha ragione, noi dobbiamo fare una rivoluzione, ma le vere rivoluzioni si fanno a tavolino!

Quando noi abbiamo affermato un principio, noi abbiamo bisogno solamente di una cosa: di manifestare quello che noi abbiamo affermato. Diceva un politico tedesco molto importante: "In politica ciò che non è manifestato non esiste".

Ecco perché noi stiamo entrando con vari orientamenti, con vari mezzi, sulla grande opinione pubblica. Quello che a noi ci fa ancora più piacere è sapere che Beppe Grillo ha sposato la causa della proprietà popolare della moneta e ne sta parlando in tutti i Palazzetti dello Sport.

Note

*Ricordate che qua si parla di un intervento del 2011

Quando si presenta Grillo nei palazzetti dello sport, pone la domanda: "Di chi è la proprietà della moneta all'atto dell'emissione?" Questa domanda crea immediatamente un atto di riflessione, tanto che quelli che sono entrati in contatto col nostro programma si sono messi un'idea in testa e non se ne sono dimenticati, perché di proprietà popolare della moneta non se n'è parlato mai da quando è nata la moneta, da 3000 anni circa a oggi, è la prima volta che si parla di proprietà popolare della moneta.


⚖️ Diritto Sociale e Strumento Moneta: Contro il Clientelismo

Naturalmente che cosa significa questo?
Questo significa attuare un programma in cui la moneta viene usata come strumento di diritto sociale.

Vedete, il diritto sociale è quella parte dell'ordinamento giuridico in cui scopo della norma non è solamente quello di dare la tutela giuridica ma anche il contenuto economico del diritto.

Quando è stato attuato il diritto sociale, secondo quella che è stata la direttiva della Dottrina Sociale della Chiesa, questo orientamento è stato attuato solo con dei beni reali: per esempio, la riforma agraria, l'assegnazione degli alloggi, la cassa integrazione. È stata fatta una serie di iniziative per dare contenuto economico di un diritto sociale secondo la regola non del "tutti proprietari" ma "alcuni proprietari sì e altri no". E allora balza la regola del raccomandato di ferro: quindi il principio clientelare ha distrutto il magistero della Dottrina Sociale della Chiesa. Perché la Chiesa ha detto "tutti proprietari, a ognuno bisogna dare un minimo di reddito". Qua no, qua vale la regola del clientelismo politico.

Ecco perché noi abbiamo proposto e proponiamo di usare come strumento di diritto sociale la moneta, perché la moneta si può produrre senza limite e senza costo.

Quando noi abbiamo detto proprietà popolare della moneta, abbiamo affermato che la moneta deve avere le due qualità:

  1. Essere moneta nominale, perché certamente il simbolo cartaceo è di costo nullo e non pone problemi di rarità, mentre l'oro poneva problemi di rarità esasperata.

  2. Questa moneta nominale deve essere di proprietà dei cittadini e non della banca.

Quando noi presentiamo il nostro corso, il nostro servizio sulla moneta al popolo, noi ci presentiamo con questa formula: "Oggi la moneta nasce di proprietà della banca che la emette, prestandola ai cittadini. Noi vogliamo che nasca di proprietà dei cittadini e che sia accreditata ad ognuno come reddito di cittadinanza".


🪙 Nascita e Valore della Moneta Senza Costo

Che significa la moneta nasce di proprietà dei cittadini? La moneta nasce perché è un atto spirituale. La moneta nasce per il solo fatto che noi ci mettiamo d'accordo: io accetto moneta contro merce perché prevedo di dare moneta contro merce. La previsione del comportamento altrui come condizione del proprio è la convenzione monetaria, per cui la moneta ha valore per il solo fatto che noi ci mettiamo d'accordo che lo abbia.

Questo valore è un valore senza costo. Ecco perché la moneta, all'atto dell'emissione, va data gratuitamente ai cittadini in quantitativi che vanno giustamente limitati alla potenzialità di sviluppo economico, perché noi non dobbiamo creare spinte inflazionistiche. Sappiamo benissimo che la moneta deve essere rara, però deve essere la rarità della moneta che va condizionata dalla rarità dei beni e non viceversa. Oggi è la rarità dei beni che è condizionata da una esasperata rarità monetaria.


🔄 Il Circolo Vizioso del Gonfiamento di Borsa e la Rarefazione del Mercato

Con l'operazione di borsa che cosa fanno le grandi società anonime che oggi operano sulla borsa? Creano titoli azionari; questi titoli azionari si gonfiano di valore monetario perché, con l'incremento della velocità di contrattazione, noi abbiamo un valore indotto che cresce. L'abbiamo dimostrato.

A un certo punto poi questi che fanno? Convertono i titoli azionari in denaro, perché la borsa è fatta a questo scopo, e come hanno gli incrementi di valore delle quotazioni di borsa, hanno anche gli incrementi degli incassi dell'equivalente monetario che vanno a incassare quando vendono i titoli. Questo denaro viene normalmente reinvestito in un circolo vizioso in cui il valore della Borsa si gonfia sempre di più.

Questo gonfiamento causa una contestuale rarefazione o prosciugamento del mercato. Perché quando io vendo titoli azionari, che non sono beni, badate, perché quando io vendo un occhiale, l'occhiale è un bene che ha un valore, quindi un valore che incrementa il potere d'acquisto. Ma quando io ho questo girare a vuoto che causa un incremento di valore senza la base di un incremento di prodotto reale, e su questo è stato evidenziato criticamente anche dalla Banca d'Italia, a un certo punto dobbiamo stabilire quello che dobbiamo fare.

Perché questo avviene ? Ve lo dico subito: avviene perché all'origine la moneta nasce di proprietà della banca.
Se la banca non avesse la proprietà della moneta non potrebbe fare questo.


❓ La Moneta Debito come Causa del Prelievo Fiscale Abusivo

(Intervento telefonico sul fenomeno dell'usura fiscale da parte dei consorzi di bonifica)

Voglio mettere in evidenza che il fenomeno dei consorzi di bonifica, che è un fenomeno gravissimo, significa che i consorzi di bonifica prelevano tributi anche quando non danno il servizio. Quindi la tassa si distingue dall'imposta perché l'imposta va pagata per le funzioni essenziali dello Stato in ogni caso; la tassa no, la tassa va pagata solamente quando c'è il corrispettivo della prestazione che, nel caso specifico, viene a mancare.

Ma ne dico di più: il prelievo fiscale abusivo è nato con la moneta nominale e oggi sta degenerando con forme gravissime: per esempio, le contravvenzioni stradali. La contravvenzione per eccesso di velocità, divieto di sosta, non ha più l'entità di una contravvenzione, ma una tale pesantezza, perché andiamo sull'ordine delle centinaia di migliaia di lire, ha una tale pesantezza per cui diventa un prelievo fiscale, diventa un fatto che non è solamente punitivo.
Diventa un fatto non solamente punitivo, perché la punizione dovrebbe essere commisurata all'infrazione. Non solo, ma quando fanno il parcheggio a pagamento, noi abbiamo in quel caso una duplicazione di imposta, perché quando io pago il bollo della macchina, nel bollo che io pago per la macchina è compreso anche il parcheggio. E quando voi mi fate pagare un'altra volta il parcheggio, è una duplicazione di imposte: io pago due volte per lo stesso scopo.


🍋 Il Cittadino "Limone da Spremere"

Ecco allora che noi, di fronte a questi fenomeni, che cosa vediamo?
Che il cittadino è considerato come un limone da spremere. Noi siamo vacche da mungere.

Quando la moneta era d'oro, il cittadino era il proprietario della moneta; il prelievo fiscale era un atto di scambio tra cittadino e lo stato: "Io cittadino ti do i miei soldi e tu Stato mi dai i servizi e le funzioni".

Con la moneta nominale, con la moneta debito, ogni pretesto è buono per far pagare al cittadino un debito non dovuto, perché la moneta nasce come oggetto di debito all'atto dell'emissione, perché la Banca Centrale emette la moneta solo prestandola, non è che la regala. La moneta viene dichiarata in prestito dalla banca, viene messa in prestito.

Arrivati a questo punto, quando io pago la tassa, io devo pagare un debito. Questo debito non è dovuto perché, in partenza, prima di dire chi è il creditore e chi è il debitore, se io devo pagare o non devo pagare, devo stabilire chi è il proprietario della moneta. Il 100% della moneta in circolazione è gravata di debito verso la Banca Centrale. E allora che cosa avviene? Che teoricamente la Banca Centrale potrebbe richiedere in restituzione il 100% del denaro in circolazione senza contropartita, perché è un debito non dovuto, perché è un credito rovesciato.

E quando noi abbiamo a che fare con i consorzi di bonifica, opera lo stesso principio. Il consorzio di bonifica che cosa fa? "Dammi i soldi e basta. Io non ti do niente", perché tu allo stato, quando tu paghi le tasse, lo stato ti dà qualche cosa, non è tenuto a darti tutto. Quello che dà lo stato lo dà a titolo di elemosina.


📉 Contrazione dei Servizi Pubblici

Vediamo la prova: sono ridimensionate le spese per la cura della salute pubblica, sono ridimensionati gli ospedali, si chiudono, si riducono i posti letto. Cominciano a fare questo perché? Perché loro dicono: "No, io non ti devo dare niente". Sono loro i padroni dei nostri soldi.

E allora questo signore che mi ha scritto, "noi dobbiamo fare una rivoluzione", certo che noi dobbiamo fare una rivoluzione e la rivoluzione deve basare sul principio chiaro, perché, vedete, quando ci si muove sul piano rivoluzionario vale la regola del cuneo: bisogna trattare un argomento solo e su quell'argomento mettere il massimo della pressione dell'opinione pubblica e delle cariche spirituali.

La gente si deve incazzare, perché ha diritto a incazzarsi, perché noi dobbiamo capire che i soldi che abbiamo in tasca noi non siamo i proprietari, siamo i debitori dei soldi nostri. Cioè, noi siamo i proprietari provvisori, come lo è il debitore per la durata del prestito.

Quindi il consorzio di bonifica che cosa dice? "No, tu me li devi dare i soldi perché... Ma perché lo dico io che mi devi dare i soldi e basta!"
Quindi questo principio che opera nei consorzi di bonifica è un principio che è nato con la moneta nominale, cioè è nato nel 1694 con la Banca d'Inghilterra.


🗳️ La Domanda Fondamentale e la Denuncia Penale

Allora dobbiamo capire che quando noi cominciamo a dire: qual è la risposta a questo sistema?
C'è una sola risposta: la proprietà popolare della moneta.

Si parla oggi, è di moda, del referendum. Benissimo, noi vogliamo fare anche dei referendum. La prima domanda: "Voi che preferite, essere proprietari o debitori dei vostri soldi all'atto dell'emissione?" Questa è la domanda fondamentale.

Quando avete dato la risposta, che è ovvia, "noi dobbiamo essere i proprietari dei soldi nostri", nasce un fermento rivoluzionario che non si ferma più. Da quando noi abbiamo cominciato questa trasmissione, all'inizio nessuno parlava di questo argomento, se non molto occasionalmente. Qualcuno diceva: "Sì, è un'utopia, è una cosa che..." No, adesso no, perché la gente comincia a incazzarsi, perché la gente comincia a capire che noi siamo vittime di una truffa gigantesca.

Ecco perché l'altro giorno anche il Messaggero diceva che Fazio fa un comportamento illecito, e questo risulta dalla contabilità. Noi abbiamo avuto la Banca d'Italia che ha dichiarato in bilancio: "La Banca d'Italia è debitrice della moneta che emette". Benissimo, se tu sei debitrice e non proprietaria, vuol dire che sei custode della moneta. Ma io al custode non pago gli interessi, pago il servizio di custodia. Come dire che io a un custode di automobili io pago il servizio di custodia, 1.000 lire di parcheggio macchina, non pago il 10%, il 20% del valore della macchina come pretende la Banca Centrale.

Ora il vertice di ogni usura, dobbiamo capirlo, è la Banca Centrale, perché la Banca Centrale oggi carica il costo del denaro del 200% perché ci presta i soldi nostri. Quindi prima ci espropria perché ci dà i soldi in prestito (chi dà i soldi in prestito è il proprietario, quindi prima ci toglie la proprietà dei soldi nostri, che siamo noi che creiamo i valori della moneta), quindi ci espropria, poi ci indebita altrettanto e carica il costo del denaro in partenza del 200%.

Quando non abbiamo capito questo, allora dobbiamo capire che la rivoluzione è un fatto necessario. Come si fa per fare la rivoluzione? Noi vogliamo fare la rivoluzione col permesso del Questore, cioè lo vogliamo fare usando gli strumenti che ci dà la democrazia e lo stato di diritto.

Allora noi che abbiamo fatto? Denuncia penale al governatore della Banca d'Italia. Ci abbiamo detto: "Il Governatore d'Italia è responsabile di truffa, falsi in bilancio, usura, istigazione al suicidio e associazione a delinquere". Io ho messo nero su bianco la mia firma su queste denunce che ho fatto, quindi non è che scherzo. Un procuratore generale della Repubblica a Roma mi ha detto: "Professor, lei ha ragione, però manca il dolo, c'è solo l'elemento materiale del reato, perché è stato sempre così". Amico caro, quando voi parlate in questi termini, allora dobbiamo capire che la continuazione del reato è un aggravante, non è un esimente.


🏛️ L'Usurocrazia e la Finanza come Potere

Noi stiamo vivendo non in un regime di democrazia, ma di usurocrazia. Chi comanda sono i vertici della grande usura che stanno al vertice della Banca Centrale. Chi comanda in un partito non è il segretario politico, ma chi lo paga. È inutile che ci prendiamo in giro. Quando un segretario politico deve avere ogni anno miliardi per far funzionare il suo partito, è chiaro che chi paga sceglie la musica.

Adesso noi dobbiamo capire che noi ci dobbiamo riprendere i soldi nostri. Io non vi vengo a proporre una cosa banale o conformista o una battuta di spirito, io vi vengo a proporre di cominciare a scrivere una nuova pagina di storia, così come con la Rivoluzione Francese si è sostituita la moneta proprietà alla moneta debito.

Con la Rivoluzione Francese sono nati gli Assegnati, gli Assegnati sono stati la prima moneta carta, la moneta nominale. La moneta nominale vuol dire abbondanza di moneta, che vuol dire trasformare l'economia da economia artigianale a economia industriale. Napoleone ha avuto 850.000 uomini armati sotto di lui perché dietro lui stavano gli Assegnati, cioè la moneta carta che era messa a disposizione dagli agenti della Banca d'Inghilterra.

E allora che cosa succede? Succede che quando Napoleone si mise contro l'Inghilterra, dal 1806 al 1814, fu fatta una rarefazione monetaria, e su questa rarefazione monetaria si fece quella crisi del mercato che fu l'anticamera di Waterloo, fu la necessaria premessa per la sconfitta definitiva di Napoleone.

Allora noi dobbiamo capire che chi comanda è chi ha in mano la proprietà della moneta. Dal 1806 al 1814 le banche fecero rarità monetaria in Francia; nel 1815 Napoleone fu sconfitto. Questa è la filosofia.

Come Mussolini è stato sconfitto, come diceva Alberto De Stefani, dalla quota 90, cioè la rarefazione monetaria causata da una politica di deflazione che aumentò il potere d'acquisto della moneta del 25%. Quindi aumentarono del 25% i crediti e i debiti. Andò bene per le banche che avevano aziende di credito, andò male per gli industriali che si erano indebitati con le banche per lavorare.

Quindi l'Italia è arrivata disarmata alla guerra perché, come è avvenuto per Waterloo, c'è stata quella politica monetaria che è stata di disfacimento del mondo produttivo, perché oggi la guerra è un fatto industriale. Se noi mettiamo di fronte un esercito di eroi e un esercito di ingegneri, vince l'esercito di ingegneri: preme il pulsante e con la bomba atomica distrugge mezzo mondo.

Quindi chi comanda? Chi ha in mano la tecnologia e i mezzi monetari per realizzarla.


📣 La Contromossa Globale e Disegno di Legge di 50 parole

In questa situazione, noi che cosa dobbiamo fare? Mettere tutti i popoli del mondo contro le banche centrali di tutto il mondo e dire: "La proprietà della moneta non è della banca ma del Popolo". E allora la banca non può dire: "Non è vero, io mi oppongo", perché il giorno dopo ha chiuso. Ecco perché l'importanza delle linee strategiche.

E diceva giustamente un rabbino americano: "Quando noi pensiamo [che] i nostri avversari sono impotenti... Benissimo". Allora noi adesso diciamo ai banchieri: "Quando noi pensiamo, voi siete impotenti, perché non abbiamo contrapposto alla proprietà di banca la proprietà di popolo della moneta".

E allora ditemi perché la moneta deve essere della banca e non dei cittadini. Siamo noi che creiamo il valore della moneta. Mettiamo a stampare in un'isola deserta un governatore, perché non nasce il valore? Perché manca la gente. Quindi chi crea il valore della moneta siamo noi. Allora la moneta è nostra, non della banca. Il che vuol dire che all'atto dell'emissione va accreditata ai cittadini e non addebitata.

Ecco perché noi abbiamo presentato al Senato un disegno di legge fatto di 50 parole. Queste 50 parole noi le abbiamo scritte dopo 34 anni di ricerca e sono molto semplici:


📢 Speculazione e Usurocrazia: La Borsa tra Credito Monetario e Mancanza di Sovranità

Per capire che cos'è la borsa bisogna capire che cos'è la banca. Per capire che cos'è la banca bisogna capire che cos'è la moneta. Oggi la banca ha a disposizione senza limite e senza costo, cioè costo tipografico, tutto il denaro che vuole e allora fa ballare i titoli come gli pare, a rialzo e al ribasso, e non c'è possibilità di previsione da parte del cittadino. Dice "io voglio stare attento a...", no, è un gioco d'azzardo, è come la roulette. E naturalmente, noi c'abbiamo questa situazione, perché c'abbiamo questa situazione? Perché il titolo azionario oggi non è concepito come una quota di proprietà del capitale dell'azionista, come dovrebbe essere, ma il titolo azionario è un titolo di credito di denaro per un valore pari al capitale conferito. Quindi segue le quotazioni della moneta come credito monetario, non le quotazioni dei beni reali.

Preciso il concetto: se noi abbiamo un'inflazione, con l'inflazione qual è la caratteristica? Che i prezzi aumentano. Quando invece noi abbiamo un credito di denaro, qual è il titolo azionario per un valore pari al capitale conferito, il titolo azionale segue la quotazione del denaro. Tanto è vero che tutte le volte che si hanno spinte inflazionistiche la borsa scende, quando si ha spinte deflazionistica la borsa sale.

Ora, in questa situazione noi non possiamo più tollerare di essere comandati dagli strozzini. Oggi noi viviamo in tempi di Usurocrazia. Mi si chiede "ma professor Auriti che come la pensa? È democratico?". Io ho detto: "Sì, io sono democratico, ma a una condizione: siccome democrazia vuol dire sovranità politica al popolo, il popolo deve avere anche la sovranità monetaria, cioè la proprietà della moneta all'atto dell'emissione, se no noi siamo i camerieri dei banchieri".

C'ha ragione questo signore quando si lamenta del fatto che le quotazioni di borsa creano degli scossoni tali per cui quelli che si sono risparmiati un po' di soldi e l'hanno investiti in borsa si vedono a un certo punto sottoposti al rischio di avere distrutto tutto il loro risparmio. È chiaro che in questa situazione noi non possiamo più vivere tranquilli, perché? Perché chi comanda è lo strozzino, non comanda gente che ama la collettività. No, oggi il sistema non è quello del servire, ma del servirsi.


☕ Il Costo dell'Usura e l'esempio del prezzo del Caffé

Una domanda ricorrente è questa: "Ma in fondo cosa cambia rispetto all'attuale sistema se diventiamo proprietari della nostra moneta?"

La risposta è semplice: noi oggi paghiamo un caffè 1.000 lire, invece dovremmo pagarne 300 lire. Perché? Perché all'atto dell'emissione la Banca Centrale carica il costo del denaro del 200% perché ci presta i soldi nostri. Quindi questo costo io lo soffro per ogni transazione.

Se viene caricato il costo del denaro del 200% — e non c'è dubbio su questo, io l'ho contestato al Dottor Luigi Donato in un congresso all'Università di Macerata — è chiaro che si moltiplica almeno in partenza per tre. Se poi ci aggiungiamo quello che paghiamo di tasse e gli interessi, la moneta viene a costare molto di più. Ma mettiamo pure quella formula iniziale: io il caffè invece di pagarlo 1.000 lire lo pago 300 lire, perché c'è un costo del denaro in partenza che noi ci portiamo dietro per tutta la durata della circolazione.

Ecco perché ho voluto dare questo esempio molto essenziale, semplice, per dare una risposta convincente, perché la gente ormai ha cominciato a capire.


Pasted image 20251110133145.png|50 Il Valore Giuridico un Valore senza costo

Sul piano scientifico, non esiste utopia. Noi abbiamo fatto un passo importante: ci abbiamo dimostrato con la teoria del valore indotto che la moneta ha un valore puramente giuridico, creato da uno strumento giuridico che è la convenzione.

E siccome la convenzione causa ogni unità di misura (anche il metro è convenzionalmente stabilito, come il chilogrammo), la moneta ha la qualità del valore, perché misura il valore. Questo è un valore senza costo, creato da un'attività mentale di gruppo, e con l'unico costo di carta e inchiostro. La riserva non c'è più.

Tutti quanti pensano: "La moneta ha valore perché c'è l'oro depositato in banca". Dal 15 agosto del '71 l'oro è stato abolito anche come riserva fra le banche centrali.

Ecco allora che quando noi ci rendiamo conto che il valore è una dimensione del tempo perché è una previsione (la moneta ha valore perché prevedo di comprare), il valore è il rapporto tra il momento della previsione e il momento previsto.

Quando non abbiamo capito questo, allora dobbiamo capire che la moneta ha valore per il solo fatto che noi ci mettiamo d'accordo che lo abbia. E allora quando noi capiamo questo, ci rendiamo conto che il costo della moneta è carta e inchiostro.


😈 L'Eucarestia Satanica della Banca Centrale

L'emissione della moneta è come l'Eucarestia. Cioè, è l'Eucarestia satanica, perché Satana è un imitatore della divinità.

Il sacerdote prende pane e vino, e lo trasforma nel corpo e sangue di Cristo. E la moneta? Il banchiere prende carta e inchiostro, e lo trasforma in moneta. Solo che l'Eucarestia è fatta per dare, perché Dio che dona se stesso è il massimo della donazione. La moneta non è fatta per prendere: "Io ti presto i soldi che ti dovrei accreditare", cioè trasformo il cittadino da creditore in debitore, cioè da ricco in povero. Noi abbiamo pianificato la miseria.

Ecco che quei signori, quando parlano, noi con l'euro andiamo verso il Purgatorio, ha addirittura parlato di "rigore della morte" (ha detto Fazio): è lo strozzino che parla, il quale c'ha in pugno la cima del nodo scorsoio e dice: "Signori miei, qua dovete stare attenti. Siccome io tutto il denaro che ho messo in circolazione l'ho prestato, lo posso ritirare dal mercato in qualunque momento, perché è mio", ha detto il banchiere.

E ce l'ha detto pure in Corte d'Appello nella risposta alla causa che noi stiamo facendo contro la Banca d'Italia: si è rimangiato tutto quello che aveva detto prima. E quando ha detto questo, ha anche confessato il falso in bilancio, perché nel bilancio la banca d'Italia dice: "La moneta è oggetto di debito della banca, è riportata al passivo, quindi è debito della banca". Allora se è debito, come fai a essere proprietario? Se il bilancio dice che tu non sei proprietario, e invece in causa mi dici: "Sì, la Banca d'Italia è proprietaria"... Amico caro, quando tu mi dici questo, vuol dire che tu confessi il reato di falso in bilancio, e via di mezzo non ce ne sono.


👨‍⚖️ L'Incertezza del Diritto e il Sindacato Anti-Usura

Ormai noi siamo arrivati al punto tale che non possiamo più tollerare. C'ha ragione questo telespettatore che mi ha mandato questa lettera: noi abbiamo diritto alla rivoluzione. Certo, c'è il diritto alla rivoluzione. Noi lo facciamo rispettando le regole del gioco, però dobbiamo cambiare il principio base: la moneta va dichiarata di proprietà dei cittadini.

Sapete che significa questo? Noi stiamo organizzando e continuiamo a organizzare il Sindacato Anti-Usura (SAUS), ma non la piccola usura, la grande usura, la grande usura riguarda le banche centrali.

A noi interessa il grande gioco, il piccolo gioco è roba di dettaglio, è la conseguenza della grande usura.

Oggi le famiglie sono preoccupate per i debiti, le tasse da pagare, il protesto delle cambiali, le ingiunzioni di pagamento, i fallimenti con clausola esecutiva e tutto questo marciume programmato dai Tribunali.


🛑 L'Equivoco del Plusvalore e il Reddito di Cittadinanza

A noi ci fanno ridere i rappresentanti della triplice sindacale, i quali oggi che cosa fanno? Si mettono a rivendicare l'aumento dei salari come aumento di rivendicazione di plusvalore nei confronti dell'imprenditore. Gli imprenditori stanno tutti in fallimento.

Voi dovete rivendicare il plusvalore nei confronti dei banchieri: la proprietà della moneta. Voi pure dovete dire con noi del SAUS che la moneta è di proprietà dei vostri iscritti, perché se voi non toccate questo argomento, è inutile che perdete tempo a fare rivendicazioni sindacali che hanno il solo risultato di creare fallimenti ed insolvenza.

Vedete, quando Marx inventò la teoria del Plusvalore, disse: "Il datore di lavoro truffa al lavoratore il margine di profitto, che è il plusvalore, che è reddito di capitale". E nacque all'epoca il sindacato come strumento di rivoluzione per rivendicare sotto forma di aumento di salari il plusvalore.

Il salario non è utile, è costo. Con questa regola noi abbiamo avuto l'aumento dei salari, l'aumento dei costi (perché il salario è un costo), quindi l'aumento dei prezzi, quindi l'aumento dell'inflazione, e ciclicamente il nuovo aumento dei salari, quel cane che si morde la coda.

Questo è l'equivoco sul quale si regge ancora la triplice. Questi fanno ridere. Dobbiamo capire che noi dobbiamo dare a [tutti] i cittadini il reddito di cittadinanza come proprietario, cioè senza che lavori, perché la creazione di moneta è di costo nullo. La moneta ha valore per il solo fatto che c'è carta e inchiostro stampata e che noi ci mettiamo d'accordo che lo abbia questo valore, punto e basta. Non esiste la riserva. Non è vero che la banca mette a disposizione le riserve per dare valore alla moneta.
La teoria della riserva monetaria fa ridere.

La teoria della Riserva monetaria fa ridere. Con la fine degli accordi di Bretton Woods, Nixon disse: "È abolita la riserva d'oro". Benissimo. Da quella data il dollaro doveva valere zero, se fosse stata vera la teoria della Riserva. Mentre non solo non ha perso valore, ma si è sostituito all'oro come moneta base del sistema monetario mondiale. E allora, chi dobbiamo prendere in giro?

Ormai noi siamo vittime di una truffa gigantesca. Questa truffa gigantesca è nata nel 1694 con la Banca d'Inghilterra, che ha sostituito la moneta d'oro con la cambiale della banca, cioè la note of bank, la banconota. Ormai è gran tempo che questo ciclo si chiude.

L'Italia ha perso la guerra dalla parte del sangue. E non è che noi abbiamo vinto dalla parte dell'oro. Noi abbiamo perso dalla parte del sangue perché, come disse Alberto De Stefani: "L'Italia non poteva non perdere la guerra". L'altro giorno c'è stata una presentazione fatta da me in un libro sulla guerra di Spagna, e allora c'è stato un autore, il quale un prese un collega che partecipava al congresso, il quale disse: "Ma se fosse entrata la Spagna in guerra probabilmente la guerra avrebbe avuto un altro esito". Non è vero, perché la Spagna non aveva cultura monetaria.

Chi non controlla la proprietà della moneta perde le guerre. Dicono i francesi: "L'argent fait la guerre" (il denaro fa la guerra), ed è così.

Ecco allora che noi dobbiamo capire che per cambiare le grandi pagine di storia noi dobbiamo fare il contrario di quello che ha fatto la Rivoluzione Francese. La Rivoluzione Francese ha sostituito la moneta proprietà con la moneta debito. Perché quando si è cambiato la moneta d'oro con la moneta carta, non è che è stato un cambiamento solo della struttura merceologica del simbolica, è stato un cambiamento giuridico.

Chi aveva in tasca la moneta d'oro era il proprietario. Con la moneta nominale (carta) è diventato il debitore. Noi siamo vacche da mungere e dobbiamo capire che siamo degli imbecilli, con l'aggravante di non saperlo. Quindi quando noi cominciamo a capire le grandi regole del gioco...


💸 Dalla teoria del Plusvalore alla teoria del Valore Indotto, un Plusvalore Indotto Monetario

*(Risposta a domanda telefonica sulla truffa della Borsa)

Siamo perfettamente d'accordo. Ringrazio il mio interlocutore che ha messo il dito sulla piaga. Io ho detto all'inizio della trasmissione: che cosa fa oggi l'operatore di borsa? La grande speculazione di borsa incorpora valori monetari nei titoli azionari. Invece di incorporare i valori monetari nella conchiglia o nella pelle di castoro o nel simbolo di rame o nella moneta metallica, comunque lo incorporano nei pacchetti azionari.

Il pacchetto azionario è diventato involucro di una quantità di valore monetario che dovrebbe essere rappresentato non in titoli azionari ma in carta moneta di corso legale. E quella carta moneta va dichiarata di proprietà dei cittadini e non degli grandi speculatori di borsa.

Noi sappiamo che vi è una difformità enorme tra il valore reale del capitale delle società stimato secondo il principio del bilancio consolidato, cosiddetto, e il valore delle quotazioni nominali. La differenza è valore indotto, cioè valore monetario che va espresso in moneta e data ai cittadini, non agli speculatori di borsa.

Del resto Marx lo ha detto nel Capitale che c'erano gli spigolatori del mondo finanziario. Noi dobbiamo fare attenzione a quel passo del Capitale perché questo significa spostare l'attenzione dalla teoria del Plusvalore alla teoria del Valore Indotto, un Plusvalore Indotto Monetario. Questo a noi adesso interessa nelle grandi speculazioni di borsa, perché noi sappiamo che le imprese oggi sono al limite della sopravvivenza, a parte le multinazionali che hanno le banche centrali dietro le spalle, cioè sono i raccomandati di ferro. I quali chiedono interventi ai governi e alle banche centrali per sostenere le loro posizioni fallimentari. E abbiamo mille casi, senza fare nomi, ma esempi clamorosi di gente che stava per andare in fallimento.
Questa gente che ha dietro le spalle la Banca Centrale non può fallire per una ragione molto semplice: che al costo tipografico di carta e inchiostro fanno tutto il denaro che vogliono e lo usano. E allora, quando noi cominciamo a capire questo, dobbiamo capire che ci dobbiamo riprendere i soldi nostri.

Conclusione : Manifesto e Disegno di legge di 50 parole

Siamo per la Proprietà Popolare della Moneta. Oggi la moneta nasce di proprietà della banca che la emette, prestandola ai cittadini. Noi vogliamo che nasca di proprietà dei cittadini e che sia accreditata ad ognuno come reddito di cittadinanza

Articolo primo: All'atto dell'emissione la moneta nasce di proprietà dei cittadini italiani e va accreditata dalla Banca Centrale allo Stato.
- Di tutte queste parole, la parola più importante è la parola accreditata, che sostituisce la parola addebitata.

Articolo secondo: A ogni cittadino è attribuito un codice dei redditi sociali mediante il quale gli va accreditata la quota di reddito causata dall'emissione monetaria e da altre fonti di reddito, cioè delle aziende di stato.

Pasted image 20251110152328.jpg|500

Pasted image 20251110152438.jpg|480
Pasted image 20251110152446.jpg|500
Pasted image 20251110152459.jpg|500